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Vademecum per la scelta degli infissi

Inviato 2012/12/03

La scelta di una tipologia d’infisso esterno piuttosto che un altro, il più volte implica un range di considerazioni il più delle volte oscuro specialmente per i “non tecnici” e che vanno ben oltre dall’effetto estetico.

Non rimane, se non interpellare un tecnico superpartes, di affidarsi in toto ad un rivenditore di fiducia oppure affrontare un breve ed intenso corso sulla materia “infissi”.

Io da parte mia vi riporterò pregi e difetti in generale delle varie tecnologie, una sorta di vademecum per la scelta degli infissi… A voi, come sempre, la scelta!

Prima di tutto è necessario precisare che una parete esterna presenta una maggiore dispersione termica proprio in prossimità degli infissi, questo è dovuto alla differenza di spessore tra le due parti, differenza di materiale e non in ultimo il fattore vetro che di per sé tende ad aumentare la velocità di perdita di calore durante l’inverno ed di accumulo durante l’estate.

E’ ovvio che telai metallici come l’alluminio, essendo buon conduttori, agevolano la dispersione termica e questo costituisce il maggiore svantaggio di un infisso in alluminio. Inoltre, proprio come avviene per la carrozzeria di un’autovettura, possono scheggiarsi e perdere la colorazione che potrebbe sfaldarsi e staccarsi come una pellicola.

L’infisso in alluminio è sicuramente il meno costoso e non ha bisogno di grande manutenzione.

Materiali non conduttori sono quindi il legno ed il pvc.

Il legno, come ben sappiamo, esteticamente ha un effetto gradevole, ma ha un costo elevato e comportano un importante impegno di manutenzione e cura dei telai.

Come ogni elemento in legno esposto alle intemperie, ha bisogno di una continua manutenzione con prodotti specifici e soprattutto per gli infissi di grandi dimensioni possiamo affermare che i lavori di manutenzione dei telai sono utili per diminuire fenomeni di imbarcamenti e svergolamenti delle ante. L’infisso in legno è soggetto a cambiamenti di colore a secondo che sia o meno direttamente esposto alla luce del sole.

L’infisso di pvc è la tipologia che offre il miglior compromesso fra le tipologie su descritte, offre una buona capacità termica, minimo impegno di manutenzione, quindi maggiore garanzia di durabilità nel tempo e volendo si possono avere finiture simili a quelle del legno. Anche il costo, in generale, si pone fra la tipologia in alluminio ed uno in legno.

Proprio per ovviare alla caratteristica di conducibilità termica di alcuni materiali per infissi, è stato creato l’infisso a taglio termico dove la parte più esterna dell’infisso è separata da quella più interna da un elemento in gomma.

Meno influente quando si sceglie una tipologia è la scelta di tecnologia di tenuta all’acqua quindi a o a giunto aperto o a battuta. In effetti si può dire che un infisso montato a regola d’arte non  pone problemi di alcuna sorta e quindi si può dire che l’uno funziona bene quanto l’altro.

Per il dovere di cronaca, il termine “a giunto aperto” indica che la condensa dell’infisso o l’acqua che s’infiltra all’interno dell’infisso può essere evacuata verso l’esterno attraverso delle asole di scolo poste sul telaio fisso. Un infisso può essere dunque a taglio termico e contemporaneamente a giunto aperto, in questo caso troverete al centro dell’infisso, una guarnizione che provvederà alla tenuta dell’aria e dell’acqua. La guarnizione applicata sul telaio fisso entra in contatto con il proprio piano d’appoggio ricavato nel profilo del telaio mobile divide in due parti i telai creando le cosídette camere. La camera esterna è in diretto contatto con l’esterno e tramite l’azione del vento, entra in pressione ed aumenta l’adesione tra telaio fisso e quello mobile quindi aumentando la tenuta della guarnizione centrale; tale funzionamento impedisce inoltre le infiltrazioni dell’acqua durante gli eventi meteorici avversi, e ne favorisce l’espulsione tramite delle asole di scarico presenti nella parte inferiore del telaio fisso.

Un infisso può essere poi con tenuta in battuta in questo caso, la tenuta stagna dell’infisso alle intemperie è affidata esclusivamente alla pressione data dalla perfetta adesione dell’anta che chiudendosi si sigilla tramite delle guarnizioni al telaio fisso.

Un infisso a taglio termico può essere con tenuta in battuta. 

Ovviamente un infisso sia esso a giunto aperto o a tenuta in battuta, montato a regola d’arte funziona a dovere quando garantisce la perfetta tenuta dell’aria e dell’acqua, quindi non sono ammesse infiltrazioni o spifferi, né in generale sono auspicabili interventi successivi che aggiungano ulteriori guarnizioni perché, a dispetto da quanto si potrebbe pensare, ulteriori maneggiamenti non previsti dal canonico montaggio, tenderebbero a peggiorare i problemi di tenuta.

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